Ogni essere vivente è originale e irripetibile, così come unici sono i singoli pezzi della nostra pietra.
Ineguagliabili sono le caratteristiche di durezza, impermeabilità e resistenza che, unitamente al pregevole aspetto estetico, fanno del serpentinoscisto un materiale veramente speciale.
Agnisci, Il nome della nostra cava, deriva dal termine dialettale “Agnisc”, che indica la pianta di Ontano nero che caratterizza la vegetazione circostante.
Posto su di un poggio alla quota di 1480 mt s.l.m., il giacimento di Agnisci è la più antica cava di serpentinoscisto a cielo aperto della Valmalenco.
Avviata nel corso del XIX secolo, è da sempre sinonimo di qualità, in virtù della marcata scistosità della sua pietra che permette la produzione di lastre a spacco di grandi dimensioni e ridotti spessori.
Siamo i diretti discendenti delle originarie famiglie di cavatori che hanno coltivato il giacimento sin dalla sua scoperta.
Osservavamo la ritmica cadenza con cui i vecchi scalpellini colpivano le pietre e ne ascoltavamo l’armonico suono prodotto.
Affascinati, aspettavamo ansiosi l’occasione di poter usare quei sottili cunei e, sotto lo sguardo beffardo degli anziani “giuelèè”, abbiamo poco a poco compreso una filosofia di vita unica nel suo genere.
Abbiamo imparato sin da piccoli ad amare questa pietra e non ci siamo mai dimenticati delle nostre origini, consapevoli ed orgogliosi di essere parte integrante di un lungo cammino che ha attraversato XI secoli di storia.