Piode
Sono lastre grezze adatte ad essere impiegate per la copertura dei tetti. La lunghezza delle piode standard è di 50 cm. con larghezza a correre che varia da 20 a 40 cm., si producono anche pezzature a misura (cm..20/22/25/30 X cm. 36-41-46). Lo spessore può andare da 1 cm a 1,5 cm a seconda delle dimensioni ed il peso varia da 60 kg/mq a 90 kg/mq. Tutti i tipi di prodotto sono forniti già semilavorati pronti per la posa ( taglio a vista martellinato ) e con fori di fissaggio (a richiesta ). La lunghezza delle piode è standard (50 cm), mentre la larghezza varia dai 20 ai 50 cm e oltre. Lo spessore oscilla mediamente intorno ad 1,4 cm ed il peso è di kg 95 per mq in opera.
Piattoni
Dalle caratteristiche uguali alla pioda, se ne differenziano per la tessitura più grezza ed il maggior spessore, dovuto alla minore scistosità dei blocchi da cui si producono. Lo spessore di 1,6 cm circa ha un peso che varia da 60 kg/mq a 95 kg/mq a seconda delle dimensioni. Mentre la pioda è indicata per le posa su strutture architettoniche dalle linee moderne, il piattone è indicato per costruzioni con caratteristiche strutturali tipiche dell’ ambiente collinare o montano (murature in pietra, orditure in legno), la cui copertura è spesso soggetta a carichi di neve e sbalzi termici non indifferenti. Misure e spessori differenti si possono produrre a richiesta.
Il tetto è un elemento fondamentale per la riuscita delle linee architettoniche di un edificio, ne corona la costruzione, ne connota le linee di visione e quelle prospettiche e contribuisce in maniera determinante all’armonia ed alla bellezza della composizione.
La copertura svolge una funzione essenziale, connessa alla lunga durata che deve avere la costruzione ed al confort ambientale di chi la vive.
La pioda della valmalenco rappresenta certamente una soluzione che risponde a tutti questi requisiti, conferendo al fabbricato prestigio e valore.
La pendenza ideale di un tetto per la copertura con piode è del 35%, mentre una maggiore verticalità accentua la difficoltà di posa. Pendenze inferiori al 30% richiedono l’impiego di piode di notevole superficie.
La chiodatura ottimale delle piode, anche in relazione alla durata nel tempo, si ottiene con un fondo costituito da tavole di abete.
Le opere di lattoneria devono necessariamente essere realizzate senza lasciare inutili spazi tra gli elementi da fasciare.
I fermaneve, anch’essi chiodati sull’assito ed ai travetti sottostanti, hanno la funzione di non permettere al manto nevoso che si è depositato sul tetto di scivolare verso il basso.
Non vi è necessità di manutenzione ordinaria per un tetto in piode.
I sistemi di posa
Il concetto di posa delle piode è identico in tutti i sistemi messi in pratica, sostanzialmente riconducibili a tre schemi principali: corsi, semicorsi e mosaico.
Il sistema a corsi risulta concettualmente simmetrico, per cui le piode risultano a vista ben allineate tra loro.
l sistema a semicorsi si ha quando il posatore non utilizza nessun riferimento di misura, ma procede “ad occhio”. In questo modo i corsi delle piode, pur essendo ben presenti, formano un allineamento leggermente disomogeneo ma piacevole alla vista.
Nel sistema a mosaico piode di differenti dimensioni, lunghe anche fino a 85 cm, vengono posate in modo completamente sfalsato tra loro.